Society Dwelling Mother Fucker. Finalmente dopo anni di attesa Zakk Wylde torna in Italia con i suoi Black Label Society. Infinita la coda fuori dal locale milanese prima dello show che conta anche un gran numero di persone giunte anche da fuori Milano per assistere allo show della band americana. Issato il telo con un grosso teschio al centro, ed effettuate le sistemazioni necessarie, sirene accese e l’intro con la musica del Padrino annuncia l’ ingresso in scena dei quattro. Audio non eccellente, chitarre troppo “alte” e batteria in secondo piano ma autentico delirio durante le note di “Suicide Messiah” singolone tratto da “Mafia” del 2005. Commovente anche la parte con Zakk al piano tributata al compianto “Dimebag” Darrell Abbott (R.i.p. ) con “In this river”. Poi “Forever down”, “Death March”, “Fire it up” con la voce spaccarocce di Zakk e in chiusura “Bleed for me” e l’ immancabile “Stillborn”. Terminato il concerto Zakk scende a salutare il pubblico che si ammassa nelle prime file per stringere la mano al chitarrista americano. Grande concerto, nonostante l’ acustica non proprio all’ altezza.
Ottimo live! Che dire altro?! concordo sul fatto che c'era uno sbilanciamento sonoro fra chitarra e il resto degli strumenti ma la passione va oltre questi dettagli. Scelta delle canzoni appropriata (infatti l'ultimo disco non è stato tanto suonato) con Fire It Up sopra tutto il resto. Peccato che non abbiano suonato Stoned and Drunk perchè fa sempre la sua porca figura!!!
Quel gruppo di persone già noto col nome di Rockfm
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