o del come creare una atmosfera con un flusso di musica adagiata comodamente tra incipit letterari e sprazzi cinematografici
Giovedì, 19 Giugno 2008
Mario Rigoni Stern
in eclettica spesso, quando volevo dire qualcosa, usavo le parole di altri per dirla. il processo era:
devo dire questa cosa
come la dico?
la trovo in un libro?
la trovo in un film?
o in un mail arrivato spontaneamente?
oppure chiedo esplicitamente alla lista nera di scrivermi su quell'argomento
era così che mi piaceva procedere, mi piaceva fare il "cuoco" e mettere insieme tanti ingredienti diversi, fra di loro magari anche distanti, per creare un piatto diverso ogni sera.
oggi è successo come succedeva fino a pochi giorni fa. è arrivato spontaneamente un messaggio che mi fa dire quello che avrei voluto dire.
lo copio e incollo
"Ciao, Giulio. Ho appreso oggi dai giornali la notizia che abbiamo perso anche Mario Rigoni Stern (in questi ultimi giorni molti vecchi artisti ci hanno lasciati). Confesso senza pudore che qualche lacrima mi è scappata... Di questi tempi poi, ho "le lacrime intasca", come si usa dire! Avevamo in comune la provenienza dalla stessa terra, e un amore profondo per la montagna, i suoi abitanti, i suoi inconfondibili profumi. Non ho letto molto di lui, solo qualcosa, racconti brevi, ma mi piaceva, mi piacevano le sue interviste, gli articoli su di lui. Aveva uno stile semplice e lineare, ma sapeva essere incisivo al momento opportuno. Quando descriveva i suoi paesaggi, ricchi di boschi e animali, io li immaginavo sospesi nella bruma del mattino, e sembrava di essere lì, presente. Volavo. Mi ha fatto sognare.
Per associazione d'idee, non ho potuto fare a meno di pensare a te, che hai stimolato i miei e nostri istinti letterari in questi ultimi mesi.
I libri... sinonimo di cultura e saggezza! Mi piace contornarmene, mi piace la loro compagnia, anche se poi sono avaro di lettura... tutto questo passava "on air", cavalcando leggero la tua voce gentile.
Sempre grazie per le belle sensazioni che ci hai regalato con le tue trasmissioni.
Siete sempre nei nostri pensieri.
Ci incontreremo da qualche parte, nel mondo, prima o poi...
beppe, faenza, romagna (quello a cui hai letto l'incipit de "Il martello degli dei" per strada, in via Locatelli, il 31/05/2008."
ps: per i delusi dalla mancata lettura in voce, a breve vi darò soddisfazione....
giulio ha pasticciato qui alle 10:53 -
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