l'italia aspetta ormai da quasi 20 anni l'introduzione del reato di tortura nel codice penale e non ha ratificato il Protocollo opzionale alla Convenzione ONU contro la tortura (in sigla, “CAT”).
<<Egregio Presidente Berlusconi,
dando seguito alle raccomandazioni presentate in occasione della Giornata internazionale per le vittime della tortura, desidero chiederLe di ribadire pubblicamente la natura assoluta del divieto di tortura e mi permetto di ricordarLe gli obblighi del governo italiano:
1. introdurre nel codice penale il reato di tortura e ratificare il Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura;
2. condannare pubblicamente le rendition, accertare il coinvolgimento dell'Italia in tali pratiche illegali, collaborare alle inchieste e ai procedimenti giudiziari in corso e alle indagini internazionali;
3. non fare affidamento sulle "assicurazioni diplomatiche" fornite da altri governi, secondo le quali le persone espulse dall'Italia non saranno torturate dopo l'arrivo;
4. rendere le norme del c.d. decreto Pisanu sulle espulsioni conformi agli standard internazionali sui diritti umani in materia di tortura e annullare le espulsioni già effettuate in assenza di tali garanzie;
5. assicurare che l'applicazione delle norme sull'effetto sospensivo nei casi di ricorso contro il diniego dello status di rifugiato, previste dalla legislazione sull'asilo entrata in vigore il 5 novembre 2008, costituisca una effettiva garanzia contro il refoulement [francese: “respingimento” d’una persona verso un paese in cui essa sia in pericolo di tortura, maltrattamenti, detenzione arbitraria etc.] e contro la tortura.
Distinti saluti>>
AVVERTENZA: AI si rivolge a Berlusconi oggi, come si è rivolta in passato agli altri governi italiani, di qualunque "colore". AI è indipendente (nelle valutazioni e nelle fonti di finanziamento) da qualsiasi gruppo politico, religioso, economico etc.
Io c'ero (il sabato, non il giovedì, quindi non fui un vero partecipante, per quelli duri e puri, perchè me lo sono pure sentito dire in faccia). Pensavo fosse mio dovere parlarne e per anni l'ho fatto. Chi vuole sapere non ha bisogno delle mie parole. Ed io non ne parlo più. Valgono più le immagini e i fiumi di parole scritti.
Però, io ho visto con i miei occhi, e le cazzate viste, sentite in tv e su internet, e le sentenze di un tribunale, non cambiano quello che ho visto, sentito, annusato. Ognuno si fabbrichi la propria verità. Le rare volte che prendo il treno, a Genova Brignole ho i brividi, nel mio piccolo...
----------------------- Il Joker del database Cuando abandones tu sueño sabras que has muerto
Quel gruppo di persone già noto col nome di Rockfm
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