[quote poster=mapyblue date=1215642262]Scusate quello che segue non ha molto a che spartire con la musica... volevo solo ricordare...e sperare che non accada più...
10 luglio 1976: DIOSSINA (vittime gli abitanti e i territori di Seveso, Meda, Cesano Maderno, Desio, ecc ecc.)
Consiglio la lettura "La fabbrica dei profumi. La verità su Seveso, l'Icmesa, la diossina" di Biacchessi Daniele
Purtroppo non ci sono molti filmati...
Altro libro "Quelli della Diossina" di Diego Colombo ... all'epoca avevo 1 anno e abitavo proprio aldilà della linea spartiacque in uno dei comuni interessati ...
----------------------- Old songs stay 'til the end.
Sad songs remind me of friends
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da ondarock:
Sono
in molti a pensare che il movimento dark sia solo una delle tante
propaggini dell'esplosione punk di fine anni Settanta. Eppure il rock
delle tenebre aveva già avuto una sua antenata. Il suo nome è Christa
Paffgen, in arte Nico. Molti la ricordano per la sua presenza come
chanteuse nell'album d'esordio dei Velvet Underground.
Ma la carriera solista di Nico (che, insieme ai classici del periodo
velvetiano, è stata sintetizzata di recente nell'ottima antologia "The
Classic Years") si è rivelata altrettanto significativa e ha segnato un
solco profondo nel modo di concepire la canzone rock. I suoi
arrangiamenti scabri e ipnotici, la sua voce profonda e inquietante, le
sue atmosfere sepolcrali, sospese nel tempo, hanno rappresentato un
preciso riferimento per tutti quei gruppi che si sono avventurati nella
stagione del dark-rock e non solo.
Sacerdotessa delle tenebre, dunque. In tutti i sensi. La vita di
Nico, infatti, è sempre stata circondata da un alone di mistero. A
partire dalla sua data di nascita, che viene fatta risalire al 1938, al
1941 o al 1943 a seconda delle fonti. Per proseguire con la sua città
natale: Colonia oppure Budapest, Ungheria. Quel che pare certo è che la
sua è un'infanzia difficile: il padre muore in un campo di
concentramento, la madre la alleva tra mille difficoltà nella zona
americana della Berlino post-bellica. Ma il talento di Christa Paffgen
emerge fin dall'adolescenza. Fisico asciutto da valkiria, capelli
biondissimi e viso dai lineamenti perfetti, intraprende a 16 anni la
carriera di modella, che la porta per qualche tempo a Parigi. Nel
frattempo, a Ibiza, conosce il fotografo che la ribattezza
affettuosamente Nico, dal nome di un suo amico scomparso, Nico
Papatakis. L'indole artistica la porta presto a cimentarsi nel cinema,
con le partecipazioni a "Strip Tease" di Pointrenaud e "La dolce vita"
di Fellini. Proprio in Italia, Nico incontra Alain Delon, con il quale
ha una relazione e un figlio, che chiamerà Ari. Sempre nella prima metà
dei Sessanta, si trasferisce a Londra, dove incide il singolo "I'm not
saying" per la Immediate sotto l'egida di Robert Plant, futuro Led Zeppelin.
Ma il vero debutto nel mondo del rock avviene a New York, dove Nico conosce Bob Dylan,
che le dedica la sua "Visions of Johanna" e la mette in contatto con
Andy Warhol. Il maestro della Pop Art la inserisce in pianta stabile
nel suo entourage, le procura delle parti in alcuni film sperimentali,
come "Chelsea girl", e soprattutto asseconda le sue aspirazioni
musicali, imponendola come chanteuse ai suoi protetti Velvet
Underground. All'inizio Lou Reed e soci non l'accettano, temendo di finire oscurati dal suo carisma. Poi con John Cale si stabilisce un legame profondo, che porterà Nico a suonare
accompagnata dalla viola del grande musicista americano in giro per il
mondo.
Da questa convivenza difficile nasce l'album-capolavoro The Velvet Underground and Nico , griffato in copertina dalla banana a firma di Andy Warhol. Un album
destinato a diventare uno dei più importanti dell'intera storia del
rock, in cui Nico canta alcune ballate memorabili come "All tomorrow's
parties", "I'll be your mirror, "Femme fatale", "Sunday morning". La
band impazza nelle cantine di New York e diventa subito oggetto di
culto per migliaia di appassionati, ma il divorzio è in agguato. Nico
abbandona il gruppo e tenta la strada solista accompagnandosi con
l'armonium avuto in dono da John Cale, che sarà anche il produttore di
tre suoi dischi. Nel 1975, la cantante rivelerà: "I Velvet Underground
avevano alcuni problemi di identità, volevano sbarazzarsi di me perché
ricevevo più attenzione di loro da parte della stampa".
L'esordio come solista avviene nel 1968 con Marble index,
un album molto enigmatico e complesso, che mette però già in luce tutto
il suo talento di compositrice, grazie a trame delicate ed eteree come
"No one is there", "Frozen Warnings" e "Nibelungen".
Ma è nel 1970, dopo un'apparizione nel film "La Cicatrice Interieure", che Nico pubblica il suo capolavoro: Desertshore,
un disco straordinario che per uno strano caso del destino passerà
quasi inosservato nelle cronache del rock. E' un collage di sinfonie
per musica gelida, inquietante come una cattedrale abbandonata o un
castello medievale persi nei fumi del tempo. E' musica mesmerica, che
evoca pavimenti alabastri e candele accese, cavalcate nella brughiera e
rituali occulti. Ne sono esempi l'incubo per voce e armonium di
"Janitor of Lunacy", l'elegia astratta di "Abschied", la filastrocca
sinistra di "Le petit chevalier", intonata da un bambino sulle note
lugubri di un carillon, l'ipnotica ballata di "All that is my own". I
brani paiono quasi preghiere, salmodie, con solenni tratti vocali e il
disegno essenziale dell'armonium. Gli arrangiamenti sono ridotti al
minimo, ma conferiscono all'opera i toni spettrali di un requiem,
mentre la voce di Nico scava nell'oscurità, evocando misteri di
un'arcaica era gotica e facendo presagire profezie d'apocalisse di
stampo orwelliano .
Dopo la pubblicazione di questo album, Nico scompare dalla scena e
si trasferisce a Parigi. Si esibisce solo occasionalmente, accompagnata
dai suoni del suo armonium. Tra le rare apparizioni del periodo, un
concerto acustico al fianco di John Cale (immortalato nel bootleg "En
concert a l'enfer") e una partecipazione nel 1973 al festival del
Bataclan, con Cale e Lou Reed. In quell'occasione, curiosamente,
l'artista tedesca ha modo di incontrare anche un giovanissimo Franco Battiato. L'anno successivo, Nico partecipa con Kevin Ayers, John Cale e Brian Eno al celebre concerto del 1° giugno al Rainbow e rafforza il suo mito di
"valkiria del rock" con una spettrale performance insieme ai Tangerine Dream nella cattedrale di Reims.
Nel 1974 esce The End, disco ancora più enigmatico e desolato, che la vede interpretare una lugubre cover dell'omonimo classico dei Doors e una versione gotica di "Das lied der deutschen", l'inno nazionale tedesco. Dopodiché, Nico scompare nuovamente dalle scene.
La sua musica notturna e inquietante, cara ai cultori del rock decadente, ha un soprassalto di energia rock con Drama of exile (1981), con intriganti pezzi originali, come "Purple lips" e "Only flight", e due cover di David Bowie ("Heroes") e Lou Reed ("Waiting for my man"). Nel 1985, il ritorno in coppia con John Cale per Camera obscura,
che riprende le sonorità più gelide di "Desertshore". Un repertorio che
Nico porta in giro per il mondo e che suggella in due album live
praticamente introvabili come Behind the iron curtain (registrato nei paesi oltrecortina) e Live in Tokyo.
La musicista tedesca si presenta in scena con un look spettrale e frasi
ad effetto. "Sono venuta per morire con voi", dichiara una volta
raggelando il pubblico. L'attività dei concerti è spesso travagliata,
anche a causa di seri problemi di tossicodipendenza. "Un vero artista
deve autodistruggersi, mi pare che io ci stia riuscendo", dichiarerà
nel 1980. La sua inquietudine verrà confermata anche da una successiva
dichiarazione: "Non so bene come faccia a vivere. E' una continua lotta
tra me e me. E' un dramma sentirmi come aliena a me stessa. Non ho
alcun riferimento per capire chi io sia. Vivo come in un perenne
esilio".
Durante gli anni 80, Nico diventa una sorta di "Billie Holiday
della punk generation" e il movimento dark le tributa il suo omaggio. Siouxsie la vuole con sé nei suoi concerti come supporter, e per la cantante
tedesca sembra iniziare una seconda giovinezza. Ma nel luglio 1988, a
Ibiza, Nico muore in circostanze misteriose. La diagnosi è emorragia
cerebrale, conseguenza di una banale caduta da una bicicletta. Le sue
ceneri vengono sepolte a Berlino, in un piccolo cimitero della foresta
di Grunewald, vicino alla tomba della madre. Sulle note di
"Desertshore".
Come la vita, anche la morte di Nico, sacerdotessa sepolcrale del rock, resterà per sempre avvolta nel mistero.
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Non al denaro non all'amore né al cielo. Fabrizio De Andrè
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19/07/1992 Strage di via d'Amelio
Oltre a Paolo Borsellino morirono gli agenti di scorta Agostino
Catalano (caposcorta), Emanuela Loi (prima donna a far parte di una
scorta), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
L'unico sopravvissuto è Antonino Vullo.
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Robert Anthony Plant, 60 anni ! (Ma tutti quei capelli biondi... saranno i suoi?)
I had a dream. Crazy dream.
Anything I wanted to know, any place I needed to go
Hear my song. People won't you listen now? Sing along.
You don't know what you're missing now.
Any little song that you know
Everything that's small has to grow.
And it has to grow!
California sunlight, sweet Calcutta rain
Honolulu starbright - the song remains the same.
Sing out Hare Hare, dance the Hoochie Koo.
City lights are oh so bright, as we go sliding... sliding... sliding through.
----------------------- Szeretem a Rock Family-t
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Quel gruppo di persone già noto col nome di Rockfm
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