seguendo l'esempio del topic sui Muse, propongo di aprire delle discussioni singole sui nuovi album in uscita. Forza famigliari, vestiamo da critici e diamo le nostre opinioni ....
Non ho ancora ascoltato Backspacer, qualcuno di voi l'ha già acquistato e soprattutto cosa ne pensate?
----------------------- Old songs stay 'til the end.
Sad songs remind me of friends
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The Following 2 Users Say Thank You to michy For This Useful Post:
io l'ho ascoltanto in maCCHINA DI UN MIO AMICO... MI è SEMBRATO COOOORTOOOO!!!
11 brani in poco più di 30 minuti...
secondo me ho bisogno di un maggiore ascoltoooo..
ma soprattutto non vedo l'ora di riscoltarli dal vivoooo...
Mi sono riservato un po' di tempo per scrivere qualcosa di vagamente sensato, dato che dal giorno dell'uscita sugli scaffali mi sto letteralmente "nutrendo" di Backspacer...
E' secondo me un disco ambiguo che ha bisogno di diversi ascolti (e ci si mette poco dato che in totale dura poco meno di 38 minuti).
Sulle prime sembra un dischetto tanto per uscire sul mercato e giustificare un eventuale tour. Cosa secondo me errata. Tanto per cominciare i PJ sono perennemente in tour con o senza album da promuovere, seconda di poi i loro set list anche in presenza di album neonati non sono mai stati di "promozione" ne lo saranno. Basta andare a spulciare i set list del tour che è adesso è in giro per la costa ovest degli stati uniti e che a novembre sarà in oceania.
Indubbiamente è un disco semplice... di impatto immediato... tutto molto orecchiabile... I tempi di Jeremy o di Better man sono passati. Si sono evoluti e secondo me sono maturati. I pezzi, gia dall'album precedente, esprimono molta meno rabbia, ma non meno energia. Ci sono delle innovazioni importani in questa opera... tanto per cominciare un arrangiamento più radiofonico.. tutte le liriche possono passare tranquillamente in una qualsiasi radio e in un paio di pezzi ci sono anche degli archi, ma secondo me non significa un essersi imborghesiti o l'essersi fatti contaminare per stare al passo con i tempi. Per me è solo un tentare di portare il proprio messaggio a più orecchi, sfruttanto anche opportunità e situazioni che non erano nelle corde dei PJ al tempo della battaglia con Ticketmaster. Il tutto pur mantenendo le basi dello stile grunge ma soprattutto dello stile Pearl Jam. Chiunque ascolti per la prima volta questo disco non può non riconoscerli alla prima battuta.
Ci sono solo due ballad, molto struggenti musicalmente, anche se "The End" mi sembra quasi il tentativo di trovare una nuova "Yellow Ledbetter" per chiudere i live. Quattro pezzi di una certa velocità a tratti avvincente. Personalmente mi piace molto "Got Some". Tra questi pezzi anche il singolo in anteprima "The Fixer" che al primo ascolto sembra una mezza canzonetta con un testo ripetitivo e dei corettini stupidi. Probabilmente non rimarrà negli annali della della musica, ma nel complesso dopo diversi ascolti rimane.. e in maniera piacevole... Tutti quanti i pezzi veloci mi sembrano apposta per i live. Quei momenti dei concerti in cui tutta la piazza canta all'unisono.
Il resto dei pezzi sono midtime in puro stile PJ di cui "Amongst the waves” a mio modesto parere è il pezzo forte. Questa secondo me è una canzone che verrà ricordata.
Nel complesso sicuramente non rappresenta nè il miglior album nè un album di svolta. Rappresenta secondo me un disco "banale" per chi non lo sa ascoltare, "coraggioso" a chi ci perde un po' di tempo per capirlo. Molto influenzato da "Into the Wild" e naturale evoluzione di "Pearl Jam".
Personalmente lo consiglio.
In attesa fremente di rivederli saltare su un palco con Eddie attaccato a una bottiglia di rosso!
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E' tutto sbagliato. E' tutto da rifare.
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The Following 2 Users Say Thank You to bertotto For This Useful Post:
I P.J. dopo 18 anni dal loro indimenticabile (e ancora attualissimo) album di debutto (Ten - '91), sono ancora in grado di sfornare un ottimo disco che, pur essendo in perfetta sintonia con lo stile della band, NON è un tentativo di ripetere la formula vincente del loro repertorio. Backspacer, è un altro, più che degno, capitolo della loro carriera. Molto belli e suggestivi i momenti acustici (in particolare Just Breath), ma è nei pezzi più grintosi (come nel brano di apertura o Supersonic...) che i P.J. dimostrano di non aver perso, nemmeno in parte, lo smalto degli anni migliori.
Lo consiglio a tutti quelli che amano o hanno amato i Pearl Jam.
In effetti è un pò breve... almeno un pezzo in più potevano aggiungerlo...
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you can burn my house,steal my car,drink my liquor from an old fruitjar but lay off of my rock fm
trovo che sia noioso come tutti i loro album..l'unico che mi è piaciuto è into the wild di eddie..tral'altro colonna sonora di un film fantastico..lo consiglio a tutti.
finalmente l'ho ascoltato ... e più di una volta. Sono d'accordo, è un bell'album e non così scontato. diverso da Vitalogy (il mio preferito) che aveva atmosfere e testi più "oscuri", ma comunque bello rock e da salto (p.s anch'io voglio saltare con Eddie!). Amongst the wave è sicuramente la migliore, molto PJ.
Direi che il riassunto della nuova filosofia PJ è nella prima strofa di Just Breathe:
"Yes I understand that every life must end, aw huh,..
As we sit alone, I know someday we must go, aw huh,..
I’m a lucky man to count on both hands
The ones I love,.. "
come dar loro torto, alla fine?
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mh... secondo me la magia degli inizi anni novanta e' volata via, quando ascolto canzoni come Jeremy, mi viene la pelle d' oca per quello che trasmettono
Quel gruppo di persone già noto col nome di Rockfm
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