Passano gli anni ma questo è sempre il paese delle stragi impunite...ed è anche il paese dove troppi dimenticano il rispetto per la divisa che indossano e la disonorano con comportamenti indegni ...
----------------------- "Mai dire mai, dire mai, il vero nemico è lo scettico in noi" (Van Helsing in Dracula Opera Rock)
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Ora farò un discorso forse un po' ovvio, e che non riguarda il G8 ma vale un po' per tutto, ma avere una divisa, avere dei poteri, dovrebbe essere condizione sufficiente ad avere acquisito anche la cultura necessaria a essere consapevole e in qualche modo dominare la voglia di usare questo potere sopra gli altri...
Avere dei poteri dovrebbe essere un dovere, non un privilegio, e chi li ha, chiunque sia, dovrebbe essere abastanza intelligente da limitare al massimo la voglia di prevaricazione.
E' umano avere la tentazione, e dobbiamo avere la testa per NON FARLO...
Tantopiù se rappresenti la legge e indossi una pistola. Ma non ci illudiamo e sappiamo che non certo a tutti riesce...
E poi non dipende solo da chi ha quesit poteri...
Esempio banale: un mio amico che faceva la guardia giurata notturna, come al solito ogni tanto andava a prendersi i bomboloni di notte... ci andava in divisa, e non c'era più verso di PAGARE, perchè quelli del forno insistevano sempre e vedendolo in divisa GLIELI DAVANO GRATIS anche se lui voleva pagare!
Ha dovuto smettere di andarci dall'imbarazzo... magari un altro ne era ben contento e cominciava a pensare che ciò gli fosse DOVUTO...
E' un esempio se vogliamo scemo, quel forno forse esagerava (ma è gente che sa fare affari, difatti gira in mercedes), ma a guardare bene secondo me la dice lunga su che può voler dire portare una divisa...
E purtroppo la nostra vita è costellata di episodi in cui abbiamo assistito a una prevaricazione, piccola o grande, e non ci stiamo, e così tendiamo a dimenticarci che quel potere viene usato perlopiù nel giusto... pochi episodi negativi che condizionano una visione che tutto sommato dovrebbe essere positiva...
Edited by maxmurd : July 16, 2008, 5:05 pm
----------------------- "Riusciamo a vedere lontano perché ci ergiamo sulle spalle di giganti"
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Sinceramente è difficile trovare dei colpevoli da un'unica parte: poliziotti, manifestanti presunti tali. TUTTI E NESSUNO COLPEVOLE. Ciò che non accetto è il fatto che molti di coloro che dirigevano ed organizzavano i cortei (Casarini in primis) sono arrivati qui a Genova con la sola intenzione di arrivare allo scontro con la polizia; basta vedere il fatto che andavano dal primo giorno del G8 in giro con caschi, mazze da baseball e chi più ne ha più ne metta.
Ovviamente i FINTI poliziotti (perchè non rendono onore alla divisa che portano) hanno colto la palla al balzo e comportandosi come BESTIE hanno picchiato e malmenato persone che non avevano niente a che fare con i black bloc.
Purtroppo l'Italia è la nazione delle mezze sentenze, delle stragi senza un nome e del "volesemo bene" quindi TUTTI COLPEVOLI E NESSUNO COLPEVOLE.
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a certa gente dovrebbero far capire che se vai al g8 è per risolvere i problemi nel concreto ,non rimandarli al 2050 (che tanto tu sarai morto) e nel frattempo lamentarsi che si sa in giro di chi ti porti a letto e cosa gli regali. ..
Lo ridico io senza problemi: George W Bush s'è RIFIUTATO di firmare Kyoto, d dare un esempio che altri sarebbero forse stati costretti a seguire, per non dare stupidamente contro ai suoi amici industriali.
Stupidamente perchè nella terra che stanno appestando ci vivranno anche i suoi nipoti, e i nipoti degli industriali, e quando il clima è impazzito i miliardi di $$$ te li ficchi esattamente su per dove non batte il sole...
Il 2050 non serve a una s a proprio...
Quote From : Kate July 15, 2008, 9:37 pm
a certa gente bisognerebbe far capire che stanno giocando con la nostra pelle ...e con la nostra dignità di uomini ... se io avessi fatto ad uno dei loro figli ciò che loro hanno fatto alla diaz a quest'ora avrei l'ergastolo ... ma io sono pacifista ... e quindi secondo loro cretina...
NON capiscono NON gliene frega nulla e proprio NON ci arrivano è inutile mettercisi a parlare vanno solo presi e butrtati fuori da dove si comanda a calci nel culo...
Quote From : Kate July 15, 2008, 9:37 pm
ma non credo che si possa far del male senza restare impuniti ... non credo che si possa insabbiare la verità e il dolore delle persone e poter girare a testa alta ... guardo a questa gente con la stessa indignazione con cui guardo chi ha chiuso la radio ....
un giorno sentiranno il rimorso e il dolore per quello che hanno fatto ...la vita certe cose non te le lascia correre tanto facilmente...
Ma è quello che fanno: delinquono e poi si professano innocenteri e usano ogni mezzo per propagandare che sono santi e la magistratura ce l'ha con loro...
Lo vediamo tutti i giorni questo spettacolo pietoso da regime dello stato delle banane, in piena Europa...
E chi non gira a testa alta comunque continua a girare nel paese delle stragi impunite...
Per chi crede nella giustizia divina, solo quella è rimasta ormai...
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Sinceramente è difficile trovare dei colpevoli da un'unica parte: poliziotti, manifestanti presunti tali. TUTTI E NESSUNO COLPEVOLE. Ciò che non accetto è il fatto che molti di coloro che dirigevano ed organizzavano i cortei (Casarini in primis) sono arrivati qui a Genova con la sola intenzione di arrivare allo scontro con la polizia; basta vedere il fatto che andavano dal primo giorno del G8 in giro con caschi, mazze da baseball e chi più ne ha più ne metta.
Ovviamente i FINTI poliziotti (perchè non rendono onore alla divisa che portano) hanno colto la palla al balzo e comportandosi come BESTIE hanno picchiato e malmenato persone che non avevano niente a che fare con i black bloc.
Purtroppo l'Italia è la nazione delle mezze sentenze, delle stragi senza un nome e del "volesemo bene" quindi TUTTI COLPEVOLI E NESSUNO COLPEVOLE.
Va bene, ma i ragazzi della Diaz che c'entravano con chi voleva fare casino? Volevano farlo pure loro?
Benissimo, anche ammettendolo per assurdo, ciò autorizza le forze dell'ordine a torturare????
Allora se dobbiamo mettere gli uomini dello stato sullo stesso piano reintroduciamo la legge del taglione, tanto vale no?...
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parole sante maxmurd,d'altronde nei 70 anche parte della polizia-polizia democratica,cercava un metodo equilibrato e sano di rappresentare l'ordine al servizio del cittadino
Che non vuol dire massacrare manifestanti,vabbè qualcuno dice :cazzi vostri andate a manifestare e giustamente rompendo le palle vi beccate anche la tortura e i morti,non parlo solo di genova ..sto allargando il discorso in 60 anni di "democrazia"
Dico:rimanendo a casa,magari proteggi il tuo faccino,ma automaticamente ti escludi dal potere richiedere maggiori diritti per te lavoratore e persona.
Quando poi magari finisci nelle mani dell'ovra , piuttosto che della d.i.n.a. per manifesta indifferenza nei confronti del regime,che dobbiamo dirti:anche se pensavi di essere assolto,sei lo stesso coinvolto.
Per questo dobbiamo manifestare l'intenzione di volere una polizia democratica,equilibrata,che sappia intervenire sui criminali veri e non i ragazzi che manifestano-vedi quelli inermi della diaz ,di raniero,oppure i compagni di dax il giovane anarchico ucciso dai fascisti a milano,inseguiti e malmenati dai carabinieri all'ospedale dove si erano recati per salutare il loro fraterno amico,Federico massacrato di botte come Bruno quando era chiaro che non avrebbero fatto del male a nessuno,o Gabriele ucciso in un autogrill- si devono eliminare gli esaltati, i frustrati che si esaltano per la loro divisa che tanto li protegge da ogni azione e reazione.
Per questo confido anche nella parte sana delle forze dell'ordine,quelli che sanno fare bene il loro lavoro e sono realmente al servizio dei cittadini,ma non difendo assolutamente i fascisti violenti e assassini , gli esaltati e i fanatici.
Questi vanno espulsi dalla polizia e condannati per i loro reati.
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...non è canto a consolare, solo la melodia, che suona la vita mia...
Quote From : Il_Dissacratore July 15, 2008, 10:44 pm
Dico solo che io sono finito a Bolzaneto il 21 luglio.
Sono stato simpaticamente uno di "quelli". Imputato prima e testimone dopo.
Benchè a distanza ormai di anni non serbo nessun tipo di livore o sentimento negativo, se non indiffirenza e distanza verso quell'ambiente infernale, preferisco eloquentemente tacere sull'incommentabile epilogo del processo.
per quello che vale, ti offro la mia solidarietà
----------------------- Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore.
Mi siedo dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti sono già occupati. Brecht
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(per inciso, non era ovvio che sarebbe venuta fuori una discussione pacifica e costruttiva parlando di G8, ma la rockfamily si dimostra ancora una volta meravigliosa!)
Una cosa che si riferisce ad uno degli ultimi post, sull'ordine pubblico nelle manifestazioni successive a quella di Genova. Per la precisione, io andai a quella immediatamente dopo (intendo di una certa importanza), Firenze, Social Forum.
Quando scesi dal pullman vidi gente che preparava mascherine antigas, al che chiesi il motivo. Mi dissero che erano stati a Genova e stavolta si erano premuniti. Beh, come tutti sapete a Firenze non è successo nulla, di poliziotti ce n'era un mucchio ma erano tutti schierati in modo da non fronteggiare il corteo, non ci sono state nè cariche nè disordini, e la gente era la stessa di Genova. Ma stavolta quelli di Alleanza Nazionale non erano lì a coordinare le forze dell'ordine, i media non avevano martellato notizie terroristiche (nel senso atte a incutere terrore) per mesi e mesi precedenti e c'è stata semplicemente una grande, bella e colorata manifestazione. A Genova qualcuno aveva deciso che sarebbe dovuta andare diversamente, e purtroppo ce l'ha fatta...
----------------------- Fate l'amore non fate la guerra!
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...purtroppo ce l'ha fatta...
e vedi che fine ha fatto la sinistra antagonista..
non dico che è solo colpa del g8(guerre intestine inguaribili da sempre)però per l'opinione pubblica,non addentro alla politica,è stata una cassa di risonanza (NEGATIVA O POSITIVA)non da poco. Comunque ROCK'N'ROLL.NO POLITICA.
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L'inventore del motto "Korna al cielo e ..." Si, sono io...Oh Yeah!
Quote From : pirodieg July 17, 2008, 8:12 am
Quote From : Il_Dissacratore July 15, 2008, 10:44 pm
Dico solo che io sono finito a Bolzaneto il 21 luglio.
Sono stato simpaticamente uno di "quelli". Imputato prima e testimone dopo.
Benchè a distanza ormai di anni non serbo nessun tipo di livore o sentimento negativo, se non indiffirenza e distanza verso quell'ambiente infernale, preferisco eloquentemente tacere sull'incommentabile epilogo del processo.
per quello che vale, ti offro la mia solidarietà
Grazie Comunque per la cronaca alla fine sono stato prosciolto, avevo 17 anni e 11 mesi (!!)....la fedina penale ancora brilla immacolata Se dovessi raccontare tutto lo sviluppo del processo scriverei troppo ed evito, ma sono state fatte più porcate lì che in quei "fatidici giorni", ti assicuro e non mi riferisco all'epilogo di pochi giorni fa, mi riferisco proprio al mio processo, alle mie accuse completamente inventate (sono stato arrestato perchè ingenuamente andammo da dei poliziotti per chiedere informazioni...fai te) e a diverse altre......
----------------------- Keep on rotting in the free world.
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...non è canto a consolare, solo la melodia, che suona la vita mia...
Quote From : wyrd July 17, 2008, 8:30 am
(per inciso, non era ovvio che sarebbe venuta fuori una discussione pacifica e costruttiva parlando di G8, ma la rockfamily si dimostra ancora una volta meravigliosa!)
Una cosa che si riferisce ad uno degli ultimi post, sull'ordine pubblico nelle manifestazioni successive a quella di Genova. Per la precisione, io andai a quella immediatamente dopo (intendo di una certa importanza), Firenze, Social Forum.
(...)
A Genova qualcuno aveva deciso che sarebbe dovuta andare diversamente, e purtroppo ce l'ha fatta...
mi riferivo proprio a quella manifestazione, ma non è stata mica l'unica con la polizia schierata nelle vie laterali a controllare tranquillamente da una certa distanza, senza blindati, manganelli e lacrimogeni usati preventivamente e a caso, secondo l'antico motto "prima si mena che per parlare c'è sempre tempo"......
----------------------- Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore.
Mi siedo dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti sono già occupati. Brecht
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profondo ringraziamento a tutt* per i vostri contributi di riflessione.
da molto tempo volevo postare qualche informazione (senza pretesa di fare scoop, figuriamoci, da dentro la mia campanona di vetro...), e solo ora ho ritrovato il topic. anch'io dico la mia, poiché giova ogni tanto (benché faccia molta tristezza) ripetere banalità.
non è questione di ordine pubblico, né di efficienza logistica: è questione di diritti umani. tutt* noi, in quanto esseri umani e in quanto cittadin* (del mondo prim'ancora che di un paese), abbiamo il dovere di rispettarli e promuoverne ed esigerne il rispetto; ma tale dovere assume particolare pregnanza nel caso dei/delle funzionari/-ie statali, e soprattutto dei membri delle forze armate e di sicurezza: perché sono investit* di un potere, perché portano armi, perché (in teoria, ma bella e nobile teoria, se trovasse intera applicazione) vige per loro il principio d'affidamento - il famoso "servire e proteggere". tanto più grave e vergognoso, dunque, l'abuso da ess* commesso.
ci vorrebbe, ad ogni livello, rigorosa formazione (diritto dei diritti umani, diritto umanitario, tecniche d’intervento nonviolento, psicologia etc.) e rigorosissimo controllo da parte di commissioni indipendenti (possibilmente non governative); ci vorrebbe poi un servizio di costante sostegno psicologico di qualità (sì sì, proprio per loro, pulott* e soldat*…).
amnesty international chiede dal 2001 l'istituzione di una commissione d’inchiesta, ma indipendente, non parlamentare, a garanzia d’imparzialità, profondità e trasparenza delle indagini (ciò non toglie che la mancata istituzione d’una commissione parlamentare sia cosa scandalosa).
www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1036 comunicato stampa CS77-2008 del 17/06/2008
DICHIARAZIONE DELLA SEZIONE ITALIANA DI AMNESTY INTERNATIONAL
SUI PROCESSI RELATIVI AI FATTI SVOLTISI A GENOVA NEL LUGLIO 2001
Il Comitato Verità e Giustizia per Genova ha reso noto che le ipotesi di modifica al decreto legge sulla "sicurezza" presentate oggi al Senato, che sospenderebbero una serie di processi riguardanti fatti avvenuti prima del 30 giugno 2002, fermerebbero i processi per i fatti avvenuti a Genova nel luglio 2001.
Una sfortunata coincidenza, che va purtroppo ad aggiungersi a una serie di circostanze che non da coincidenze derivano, bensì da precise responsabilità, le quali rendono particolarmente negletti i processi per i fatti di Genova e ancora più ardua la ricerca della giustizia per le vittime.
Una fra tutte queste circostanze: la mancanza nel codice penale italiano di un reato di tortura e maltrattamenti. Questa mancanza, ad esempio, impone ai procuratori nel processo sui fatti di Bolzaneto di descrivere una realtà "di oggettiva vessazione nei confronti di tutti i detenuti e per tutto il periodo della loro permanenza presso il sito" avendo a disposizione, per perseguire i colpevoli, unicamente reati ordinari, in quanto tali colpiti da prescrizione.
In quel luglio 2001 erano già trascorsi 13 anni da quando Amnesty International chiedeva all'Italia di considerare un reato specifico la tortura e i maltrattamenti commessi da pubblici ufficiali. Ha fatto un certo effetto sentire che questa esigenza viene testimoniata da chi, in questi anni, ha svolto le inchieste su ciò che avvenne nella caserma di Bolzaneto. Apprendere oggi che c'è il rischio che salti anche il simbolico appuntamento con la giustizia costituito dalla sentenza per Bolzaneto e dai prossimi, importanti, passaggi degli altri procedimenti, aggiunge a questo quadro un'ennesima triste sfumatura.
FINE DEL COMUNICATO - Roma, 17 giugno 2008
Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa - tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361 - e-mail: press@amnesty.it
www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1235 IL 22 GIUGNO ENTRA IN VIGORE IL PROTOCOLLO OPZIONALE ALLA CONVENZIONE ONU CONTRO LA TORTURA. AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE ALL'ITALIA L'IMMEDIATA RATIFICA DEL PROTOCOLLO E L'INTRODUZIONE DEL REATO DI TORTURA NEL CODICE PENALE
comunicato stampa CS66-2006 del 21 giugno 2006
www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1080 26 GIUGNO, GIORNATA INTERNAZIONALE PER LE VITTIME DI TORTURA: LA SEZIONE ITALIANA DI AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE AL GOVERNO ITALIANO DI RISPETTARE GLI IMPEGNI CONTRO LA TORTURA
comunicato stampa CS85-2008 del 25 giugno 2008
Amnesty International, L'Italia e i diritti umani, EGA Editore, Torino, marzo 2005, € 3,00, pagg.32
(lo trovate nelle principali librerie o presso il gruppo AI a voi più vicino, o se volete ve lo spedisco io)
www.amnesty.org/en/library/info/ACT40/001/2005 AMNESTY INTERNATIONAL'S 12-POINT PROGRAMME FOR THE PREVENTION OF TORTURE AND OTHER CRUEL, INHUMAN OR DEGRADING TREATMENT OR PUNISHMENT BY AGENTS OF THE STATE - AI Index: ACT 40/001/2005 - 22 aprile 2005
(“Programma in 12 punti per la prevenzione della tortura e d’ogni altro trattamento o punizione crudele, inumano o degradante inflitto da funzionari statali”, scaricabile in html o pdf, in inglese, francese, spagnolo, arabo - posso mandarvelo io)
Amnesty International, Combating Torture - A manual for action, Amnesty International Publications, Londra, 2003
ISBN: 0-86210-323-1 - AI Index: ACT 40/001/2003
(non ricordo il link, ce l’ho io in pdf)
La Repubblica - 14 luglio 2008 (non ho il link)
Roma - A sette anni dalle violenze nel "carcere provvisorio" di Bolzaneto, i giudici di Genova pronunciano la sentenza contro i 44 ufficiali, guardie carcerarie e medici imputati di aver "torturato", come disse la Procura, più di duecento no global. Non è una sentenza esemplare: 30 imputati sono stati assolti. Solo 15 le condanne e contro una richiesta di poco meno di 80 anni di reclusione, i giudici hanno inflitto 24 anni di prigione. Grazie alla prescrizione, nessuno dei condannati finirà in galera. Alessandro Perugini, l'ex numero 2 della Digos genovese, imputato in un altro procedimento per i fatti del G8 - l'arresto illegale di un adolescente massacrato a calci e pugni davanti alla questura genovese - la Procura aveva chiesto tre anni e mezzo. E' stato condannato a 2 anni e 4 mesi. Per un altro vice-questore genovese, Anna Poggi, il tribunale ha inflitto 2 anni e 4 mesi contro i 3 anni e mezzo richiesti dal pm. Giacomo Toccafondi, il medico coordinatore del servizio sanitario a Bolzaneto (e quindi anche responsabile organizzativo), i pm avevano chiesto 3 anni e mezzo. È stato condannato ad un anno e 2 mesi.
testimonianza cruciale:
Marco Poggi (a cura di Walter Cavatoi), Io, l’infame di Bolzaneto - Il coraggio di una scelta normale, ediz. Yema, 2004
ISBN: 8888770038, pagg.124, euro 9, prefazione di Giuliano Giuliani (padre di Carlo), postfazione dell'avv. Giuliano Pisapia
www.marcopoggi.org - www.yema.biz/site/schede_editi/scheda_bolzaneto.htm
La Repubblica - 18 marzo 2008 - di Giuseppe D’Avanzo - "Io, l'infame della caserma che ha denunciato quelle torture" - Marco Poggi, infermiere penitenziario, era in servizio in quei tre giorni - Il racconto al pm e un libro sulla vicenda: "Quegli uomini dovevano essere sospesi"
Marco Poggi, infermiere penitenziario, entrò in servizio a Bolzaneto alle 20 di venerdì 20 luglio 2001 e ci rimase fino alle 15, 15.30 di domenica 22 luglio. «Ho visto picchiare con violenza e ripetutamente i detenuti presenti con schiaffi, pugni, calci, testate contro il muro». «Picchiava la polizia di stato ma soprattutto il "gruppo operativo mobile" e il "nucleo traduzioni" della polizia penitenziaria […]». (continua qui: www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/g8-genova-2/infame-bolzaneto/infame-bolzaneto.html )
tutte strumentalizzazioni? ecco, fra i tanti, un commento al di sopra d’ogni sospetto, sul quotidiano britannico The Guardian - www.guardian.co.uk/theguardian (scusate, non ho il tempo di tradurre, chi ha difficoltà mi scriva):
16 luglio 2008 - Genoa riots: 15 guilty of G8 brutality will not go to jail - John Hooper in Rome
The 15 Italian police officers and doctors sentenced to jail for brutally mistreating detainees at a holding camp after the 2001 G8 riots were yesterday celebrating their freedom after it became clear that none of them would actually serve prison terms.
Defendants in Italy do not go to jail for most offences until they have exhausted all the appeals to which they are entitled, normally at least two. And in this case, it emerged, the convictions and sentences alike will be wiped out by a statute of limitations next year.
Late on Monday, judges in Genoa where the summit was held convicted 15 accused and acquitted a further 30. Those found guilty, including the camp commander, Biagio Gugliotta, were given jail sentences ranging from five months to five years. The only real effect of the verdict will be to allow the victims to receive compensation.
The court heard that detainees from Britain, Italy, France, Germany and elsewhere were insulted, kicked, beaten and sprayed with asphyxiating gas in their cells. Some were threatened with rape. Others were forced to shout out chants in praise of Italy's late fascist dictator, Benito Mussolini.
The abuses took place at the camp in Bolzaneto, six miles from Genoa, where more than 250 of those arrested were taken.
Roberto Castelli, Silvio Berlusconi's justice minister at the time of the offences, said the three-year trial had "dismantled the theory" that the violence was organised by the then-new government as a way of putting a stop to rioting by anti-globalisation protesters at the Group of Eight's meetings. The leader of the right's parliamentary group, Fabrizio Cicchito, said: "There was no systematic repression or torture, but there were mistakes by certain members of the forces of law and order." But Paolo Ferrero, a Communist minister in the last centre-left government, called the outcome scandalous. He said it was part of an Italian tradition "of not wanting to shed light on events that really happened".
wyrd e soprattutto Dissacratore, perdonate l’indiscrezione, non vorrei riaprire ferite, ma vi invito a raccontarci la vostra esperienza; grazie comunque!
ecco la testimonianza di un'amica mia (ho il suo permesso) - nulla di nuovo, ma è di prima mano (e magari fosse solo letteratura, e non invece atroce verità):
<<Non sono stata a Bolzaneto. Fui tra i/le fortunati/-e che scapparono più forte dei lacrimogeni o che furono più furbi/-e della polizia, o semplicemente fui più fortunata, e basta.
Il 19 luglio del 2001 partii in compagnia di A., A. e L. in direzione di Genova. Zaino, tenda, mutande pulite, maglietta di Amnesty, manifesto e acqua. Sotto un’acqua torrenziale raggiungemmo lo Stadio Carlini che radunava i disobbedienti e le tute bianche oltre che – ma quello lo scoprimmo dopo – un sacco di celerini. Al risveglio indolenzito approdammo in piazza Manin dove aiutammo ad allestire i tavolini di Mani Tese, Wwf, Legambiente, tra bidoni di vernice bianca, striscioni colorati, mega mutande da corteo e tanta musica. Poi giù all’assalto di via Assarotti con musica, danze, colori e canti. Una delle più belle manifestazioni della mia vita… Qualche finta carica della polizia e poi giù fino quasi a toccare le cancellate che delimitavano la zona rossa.
Come degenerò tutto non ho mai avuto idea… l’incubo che seguì è ancora stampato quasi con la stessa paura di allora. Come il panico, lo stupore, e il senso di impotenza invasero tutti noi improvvisamente ancora non me lo spiego. Uno scontro con i black proprio accanto all’unico luogo di tutta Genova in cui eravamo riusciti, con un sit-in pacifico, a far togliere alla polizia la tenuta anti-sommossa, piazza Marsala. Poi fu la fuga, urla ovunque, fumo, piazza Manin distrutta, gente che correva e cominciavi a correre senza chiederti nemmeno il perché. A Brignole, i manganelli, il fumo dei lacrimogeni e le urla dei manifestanti rimbomba ancora… ancora…
E il poeta cantava… e se vi siete detti “non sta succedendo niente, le fabbriche riapriranno, arresteranno qualche studente”, convinti che fosse un gioco a cui avremmo giocato poco…
Dopo Brignole, posto di blocco, mezzi blindati, tenevano le armi all’altezza dello stomaco. C’erano manifestanti pestati e ammanettati seduti sul ciglio della strada in attesa di essere portati a Bolzaneto, i black si nascondevano dietro le siepi. Ricordo un ragazzo seduto dietro una seicento Fiat blu, testa spaccata, diceva parole senza senso, sangue su tutta la faccia. Ricordo la voce dell’amico, gli diceva di parlare piano, di stare fermo e zitto sennò lo avrebbero caricato sull’ambulanza e portato via.
In quel momento, a piazza Alimonda, un videoamatore filmava una manifestazione autorizzata, gruppi di gente vestita con bottiglie di plastica legate ai gomiti, che all’improvviso era stata interrotta da una jeep dei carabinieri. Una mano prende la mira, una mano esperta, sicura, prende la mira sotto gli occhi di tutti, e spara. Non spara in aria, no. Spara per uccidere.
Quella notte al Carlini fu in incubo, la notte più lunga… La manifestazione del giorno dopo su Corso Italia era la conferma che la macchina era impazzita, ogni cosa era lecita, ogni cosa poteva esserlo, poteva diventarlo. La notte dopo fu peggio… Una ragazza conosciuta il giorno prima a Manin ci ospitò a casa sua e vedemmo in diretta tv le Sco entrare dalle finestre della scuola Diaz. Eravamo lì, a Genova, proprio lì, ma non potevamo fare altro che stare a guardare.
Sentire e guardare, le urla e le ombre… le urla delle vittime prese a manganellate nei propri sacchi a pelo, immobilizzate con scosse elettriche, trascinate per i capelli per tutto un corridoio e poi spinte giù dalle scale, le ombre… dei corpi dei poliziotti, delle loro braccia che si alzavano in aria per poi riscendere con la velocità e il metodo dell’assassino professionista. E il poeta cantava… anche se ora ve ne fregate, voi quella notte voi c'eravate…
Fummo carne da macello, strumento per l’ennesima propaganda politica di questo paese. Fummo vittime non riconosciute, “disgregate”, “sottomesse”…
È difficile ancora parlare di Genova senza passare per facinoroso, esaltato, noglobbbal. Difficile ribaltare l’idea collettiva per cui “se non volevi essere preso a manganellate potevi starti a casa”…
Quando il potere che reprime, schiaccia e non in ultimo uccide, è difeso dal silenzio del singolo, taciuto dall’omertà dell’informazione genuflessa agli interessi dei padroni, messo in ombra dalla cosa che in questo paese riesce meglio, rendere tutto relativo, atomizzato, slegato, depotenziato, reso poco chiaro, nebuloso e infine dimenticato.
E il poeta cantava… e se credete ora che tutto sia come prima, perché avete votato ancora la sicurezza, la disciplina, convinti di allontanare la paura di cambiare, verremo ancora alle vostre porte, e grideremo ancora più forte…
per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti………>>
grazie e perdonate la lunghezza.
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Quel gruppo di persone già noto col nome di Rockfm
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a proprio...
Comunque per la cronaca alla fine sono stato prosciolto, avevo 17 anni e 11 mesi (!!)....la fedina penale ancora brilla immacolata 
Se dovessi raccontare tutto lo sviluppo del processo scriverei troppo ed evito, ma sono state fatte più porcate lì che in quei "fatidici giorni", ti assicuro e non mi riferisco all'epilogo di pochi giorni fa, mi riferisco proprio al mio processo, alle mie accuse completamente inventate (sono stato arrestato perchè ingenuamente andammo da dei poliziotti per chiedere informazioni...fai te) e a diverse altre......
