[ Mar 18, 15:54 ] johnny-blade: CuCúuuu!!
[ Mar 16, 15:16 ] admin: ciao a tutti, passavo di QUI!!!
[ Feb 03, 21:05 ] 104.5:
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 Aiutiamo la ricerca scientifica, prestiamo il nostro pc alle università... (11 Replies, Read 7565 times)
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Aiutiamo la ricerca universitaria e non le fottute multinazionali: prestiamo un po di potenza di calcolo del nostro pc per risolvere grandi e piccoli malanni.

Per chi come me ha, o può tenere, sempre in moto il pc: mediante dei semplici e affidabili software vengono eseguite operazioni di calcolo su delle porzioni di dati scaricate dai server universitari che una volta elaborati saranno rispediti.


Per capire meglio leggete quì BoincItaly e quì Calcolo distribuito

Io ho in esecuzione quattro sessioni del folding@home per la ricerca sulle proteine

PS: lasciate perdere, per favore, le ricerche sugli extraterrestri: quelli purtroppo ce li abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi, ne girano certi tipi!!!

Grazie a tutti





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civa72 (November 7, 2009, 9:15 am), Kate (November 6, 2009, 7:22 pm)

Aiutiamo la ricerca scientifica
maara
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io lo farei pure ...ma il mio pc ha un virus della xxxxxxxxx!!! vediamo se il mio tecnico fa un miracolo!!!


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cialtroni tutti!!!!!
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Kate
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chi conosce un milionario rock'n roll?????
giò..grazie...fossero tutti come te....
mi ricordo che quando tentai di far girare mm5 sul mio pc quasi lo fusi ... e usavo linux....

ovviamente ora per mandarlo uso quello del lab ... di notte da me è pieno di astrofisici nottambuli che aspettano pazienti i loro dati pieni di errori ( che tanto uno poi se li riaggiusta tutti a mano..) ma di pc che viaggiano bene non ce ne sono mai abbastanza....

e avere a volte delle simulazioni già bell'e fatte sarebbe un miracolo ...
perlomeno su programmi e dati che possono uscire dai lab ...
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Aiutiamo la ricerca scientifica
civa72
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Mi sembra una buona cosa... voglio provare

W la ricerca !

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Aiutiamo la ricerca scientifica
Franci:-)
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ti sembra di sfiorare l'impossibile e forse è vero

incredibile!
se è sicuro e si aiuta davvero concretamente un laboratorio, io metto il mio pc in funzione a loro disposizione

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Franci:-)
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ti sembra di sfiorare l'impossibile e forse è vero
Calcolo distribuito

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il calcolo distribuito (distributed computing) utilizza le risorse di diversi computer collegati in rete tra di loro (solitamente attraverso internet) per risolvere problemi computazionali a larga scala. Il progetto SETI@home, lanciato a metà degli anni 1990, è stato il primo progetto ampiamente conosciuto di grid computing, seguito da molti altri che svolgono compiti per ricerche mediche, matematiche, modelli climatici.
Questi progetti lavorano come screensaver oppure sfruttando i "tempi morti" di utilizzo della CPU delle piattaforme in cui sono installati (in maniera da non ridurne le prestazioni), elaborando piccole parti di un progetto di ricerca molto vasto.
Attualmente il mondo del calcolo distribuito si è evoluto molto e molti ricercatori usano questa tecnica per portare avanti le loro ricerche. Esistono progetti in vari campi per esempio medico, astronomico, fisico, chimico e così via. Un programma molto utilizzato a cui i vari progetti di calcolo distribuito si appoggiano è BOINC ovvero Berkeley Open Infrastructure for Network Computing, grazie al quale i volontari possono con pochi clic scegliere i progetti a cui voler contribuire. Il programma penserà poi a scaricare tutto il necessario e a iniziare i calcoli, senza disturbo per l'utente.
Voci correlate [modifica]


Sistema distribuito

Grid computing

Lista dei progetti di calcolo distribuitoLista dei progetti di calcolo distribuito

BOINCBOINC


Folding@HomeFolding@Home


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Progetto Folding@Home
Folding@Home (talvolta abbreviato come FAH o F@h) è un progetto di calcolo distribuito per lo studio degli avvolgimenti, delle dissociazioni e aggregazioni delle proteine e delle loro relative incidenze sulle malattie. È stato lanciato il 1º ottobre 2000, e da allora è gestito dal Pande Group, nel dipartimento di chimica dell'Università di Stanford sotto la supervisione del professor Vijay S. Pande. Come numero di utenza, Folding@Home è il secondo progetto di calcolo distribuito, preceduto solo da SETI@home.
Dall'8 marzo 2004 Folding@home comprende anche il Genome@home.
Indice [nascondi]
1 Obiettivi del progetto
2 Funzionamento
3 Progressi e futuro
4 Software
4.1 BOINC
4.2 GPU
4.3 PlayStation 3
5 Voci correlate
6 Note
7 Collegamenti esterni
Obiettivi del progetto [modifica]

Un'accurata simulazione dell'avvolgimento (o di un avvolgimento errato) delle proteine aiuterebbe la comunità scientifica a capire meglio lo sviluppo di molte malattie. Attualmente il progetto sta studiando come combattere le seguenti malattie:
Morbo di Alzheimer
Morbo di Huntington
Cancro
Osteogenesis imperfecta
Morbo di Parkinson
La lista aggiornata e descritta è reperibile (in inglese) nel sito ufficiale.[1]
I risultati ottenuti dal progetto si possono vedere attraverso il sito ufficiale del progetto.[2]
Funzionamento [modifica]



Folding@home media di megaFLOP per tipo di client. Una singola GPUfornisce la stessa potenza di calcolo di 60 CPU sotto Windows. Questa potenza non va intesa come potenza "grezza" ma dipende da molti fattori come l'uptime ed il carico sulla CPU e la velocità
Folding@Home non si basa sull'utilizzo di potenti supercomputer per l'elaborazione dei propri dati: a contribuire al progetto sono infatti le decine di migliaia di personal computer degli utenti che hanno installato un piccolo client. Questo client lavora in background e utilizza la CPU quando non è occupata. Nei personal computer moderni, la CPU è raramente utilizzata al 100% per tutto il tempo; il client di Folding@home sfrutta la percentuale di processore non utilizzata.
Chiunque può quindi scaricare ed installare sul proprio PC il software del client, senza che questo vada ad incidere minimamente sulle prestazioni del proprio sistema o sulle proprie attività lavorative.
Il client di Folding@Home si connette periodicamente ed in maniera automatica ad un server per ricevere le work units, piccoli pacchetti di dati che dovranno essere calcolati. Una volta completata l'elaborazione di una work unit, questa viene rimandata indietro al server e ne verrà scaricata una nuova.
I partecipanti a Folding@Home possono utilizzare uno username, usato per tenere il conto del loro contributo al progetto. Ogni partecipante può eseguire il client su una o più CPU; per esempio, un utente casalingo con due computer può eseguire il client su entrambi utilizzando sempre lo stesso nome. Più utenti possono unirsi e formare un team. La classifica dei team, insieme ad altre statistiche, si trova nel sito ufficiale.[3]
Progressi e futuro [modifica]

In data 9 febbraio 2006 sono state contate più di 220.000 CPU attive (una CPU è considerata attiva quando restituisce almeno una work unit elaborata entro 50 giorni), e più di 1.500.000 CPU registrate.
Il 4 dicembre 2005 le CPU attive erano 200.000. In settembre Sony ha dichiarato che 600.000 utenti PlayStation 3 si sono registrati al progetto.[4]
Il 3 novembre 2007 risultano registrate più di 2 milioni e mezzo di CPU, di cui circa un decimo attive (che hanno inviato risultati entro 50 giorni per le CPU di PC, entro 10 giorni per le GPU ed entro 5 giorni per le PS3). Dalla statistica fornita si evidenzia che, a parità di processori attivi, una GPU sviluppa mediamente una potenza di calcolo 61 volte maggiore di una CPU per computer, mentre per le PlayStation 3 il fattore scende a 26.
Il 7 novembre 2007 è stato reso noto che il progetto è entrato nel Guinness dei primati avendo sviluppato un petaflops di potenza di calcolo.[5]
Software [modifica]

Il progetto sta costruendo alternative architetturali per poter essere eseguito dalla maggiore base computazionale possibile. Il principale e più vecchio software attualmente in uso si chiama con il nome del progetto stesso, "Folding@Home", ed esistono versioni specifiche per FreeBSD, GNU/Linux, MAC OS X e Microsoft Windows.
BOINC [modifica]
Gli sviluppatori di Folding@home stanno creando una versione per BOINC, nella speranza che possa attrarre una base di utenti più larga.
GPU [modifica]
Esiste anche una versione del client in grado di funzionare sulle GPU delle schede grafiche nVidia e ATI; in questo modo su un singolo pc sarà possibile tenere in esecuzione due client differenti, aumentando notevolmente le prestazioni del progetto visto che le GPU sono di gran lunga superiori come prestazioni di calcolo rispetto alle CPU.
PlayStation 3 [modifica]
In data 23 agosto 2006 l'università ha annunciato che rilascerà una versione del client in grado di funzionare sul processore Cell che equipaggia la PlayStation 3. Il software per PlayStation 3 è stato rilasciato il 23 marzo 2007 e tre giorni dopo la PlayStation 3 generava il triplo della potenza di calcolo dei sistemi Windows con un quinto delle installazioni.[6] Il 21 settembre 2007Sony ha dichiarato che grazie all'utilizzo della PlayStation 3 il sistema ha sviluppato 1 PetaFlops (1015 operazioni in virgola mobile al secondo).[4]
Voci correlate [modifica]

Lista dei progetti di calcolo distribuito
Note [modifica]

^ Malattie sotto studio
^ Risultati scientifici
^ Statistiche ufficiali
^ a b Un petaflop per Folding@home. Hardware Upgrade, 21-9-2007. URL consultato il 21-9-2007.
^ Folding@Home nel Guinness dei primati grazie a PlayStation 3. Hardware Upgrade, 7-11-2007. URL consultato il 9-11-2007.
^ La PS3 il client principale per Folding@Home. Hardware Upgrade. URL consultato il 26-03-2007.
Collegamenti esterni [modifica]

Sito ufficiale
Categoria: Calcolo distribuito









Calcolo distribuito
Scritto da Paolo Landi
lunedì 05 novembre 2007

Che cos’è il calcolo distribuito e perché tutti noi dovremmo interessarcene?

La risposta è molto semplice e al tempo stesso di grande importanza.
I mezzi informatici, che sono uno strumento fenomenale in quanto hanno permesso di accelerare considerevolmente il progresso dell’umanità, sono sempre più fondamentali in qualsivoglia ambito di ricerca scientifica, dalla medicina alla fisica, dalla meteorologia allo studio del cosmo.
Sebbene la potenza dei calcolatori vada aumentando di anno in anno, la necessità di capacità di calcolo risulta spesso maggiore di ciò che le possibilità economiche degli enti di ricerca offrono. Come fare per ovviare a questo problema?
Una soluzione c’è, e qui entra in gioco il “calcolo distribuito”. Dislocati su tutto il pianeta ci sono oltre un miliardo di personal computer - 25 milioni in Italia - che generalmente vengono sfruttati solamente per una minima percentuale delle proprie capacità.
Da qui la geniale idea alla base del “calcolo distribuito”: unire le forze di tanti computer per realizzare potenze di calcolo enormi, sfruttando appunto le risorse inutilizzate dei nostri computer.
Per usare al meglio tutta questa potenza, i ricercatori del progetto Seti dell’Università di Berkeley hanno sviluppato il software BOINC (Berkeley Open Infrastructure for Network Computing), una nuova e potente piattaforma per il calcolo distribuito che sfrutta le risorse dei PC offerte volontariamente.
BOINC.Italy è nato quando alcuni utenti italiani hanno scelto di appoggiare vari progetti che utilizzano questa piattaforma creando un proprio gruppo di calcolo e invitando chiunque voglia a farne parte. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta.
Come funziona?

Il processo con cui funzionano i progetti di calcolo distribuito è semplice e non c’è bisogno di alcuna conoscenza tecnica per contribuirvi. La prima volta che si avvia BOINC viene chiesto a quale progetto vogliamo aderire. Se ne può scegliere uno o anche più di uno. Da questo punto in poi tutto avviene in modo automatico. Ogni progetto scaricherà sul PC il proprio CLIENT, cioè il programma che si occuperà di elaborare i dati. Il programma BOINC si connetterà ad Internet, scaricherà dei pacchetti di dati (chiamati Work Units o anche tasks, abbreviato WUs), li farà elaborare al nostro PC tramite il client del progetto e, completata la Work Unit, provvederà a riportare i risultati ed a acquisire nuove WUs. Durante l’elaborazione non è necessario restare connessi ad Internet.
È possibile elaborare questi dati sul proprio PC quando si vuole, in generale in ogni attimo durante il quale il PC, e in particolare il processore, non viene utilizzato in nessuna operazione o compito gravoso. Si può utilizzare la potenza di calcolo del proprio computer per elaborare mentre si naviga, si scrive una relazione, si legge la posta e persino mentre si guarda un film.
È possibile spegnere il proprio computer in qualsiasi momento, l’elaborazione dei dati si interrompe e riprende automaticamente dal punto in cui si era fermata non appena il PC viene riacceso.
L’elaborazione avviene a priorità bassa, il che significa che non si noterà nessun rallentamento del PC in quanto, quando gli altri programmi richiedono l’uso del processore, BOINC "si fa da parte" e concede la precedenza.
Durante l'elaborazione il processore lavora al pieno delle sue capacità. Questo non deve spaventarvi: i computer sono fatti apposta per lavorare e non si danneggiano se le temperature restano nella norma. Nessun pericolo quindi a meno che non abbiate modificato qualcosa in modo improprio o non abbiate piazzato il PC di fianco al termosifone! Anzi, per dirla tutta, sono molto più pericolosi gli sbalzi di tensione che ricevono quando vengono accesi o spenti.
Alcune considerazioni

Chi aderisce a un progetto di ricerca non lo fa per ricevere premi o denaro ma per poter dire di aver dato una mano. Tanti più pacchetti di dati elaboreremo, tanto più saremo utili alla ricerca.
Tuttavia è importante sottolineare che aderendo a un progetto di “calcolo distribuito” non prenderemo nessun impegno vincolante: non ci sono risultati minimi da raggiungere. Chiunque potrà contribuire in maniera spontanea alla ricerca scientifica, lo farà per il tempo che vorrà e con quanti computer vorrà. Alla fine ci sembrerà come una sciocchezza da quant'è facile ma il nostro contributo avrà un valore ben più importante, lo avremo fatto per noi stessi quanto per gli altri. Il “calcolo distribuito” va interpretato come una nuova forma di beneficenza o di volontariato, e una volta iniziato sarà difficile non appassionarsi ad esso.


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Quote From : Franci:-) November 12, 2009, 7:37 am
Calcolo distribuito

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Il calcolo distribuito (distributed computing) utilizza le ...


Grande divulgatrice franci!!! meglio di Piero Angela! Board Image

io adesso mi sono messo nel team Italiafolding non per fare il primo della classe, è poco frequentato e arrancava ultimamente, ma solo per il nome porta.

Non intendo mollarlo ma se ci uniamo potremmo aprire il team "Rockfamily"

ps: non ti ho quotato integralmente perchè è veramente lungo


Edited by 104.5 : February 13, 2010, 2:14 pm

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Con il benestare dell'admin (dio l'abbia in gloria!) ho creato il RockFamily Italia - Folding Team.

Qui tutte le info per contribuire alla ricerca come spiegato anche ad inizio topic http://folding.stanford.edu/Italian/Main, ci sono tutte le indicazioni per scaricare e configurare i client o systray per elaborare i dati: unica raccomandazione, nel configurare il client mettete il vostro nick e nel numero del team mettete 202081 di modo che il vostro punteggio confluisca nel team RockFamily Italia.

I maggiori risultati nell'elaborare i dati vengono creati dalle schede video con processore nVidia, mi auguro che ne possediate una.

Nello specifico il pc ideale dovrebbe essere quanto di piu' attuale ci sia in giro... con pc un po datati avrete poca potenza da mettere in gioco.

Attenzione: l'elaborazione dei dati sottopone a stress termico tutto il pc quindi attenzione alle temperature!

Qui trovate un software (x windows) per monitorare temperature e altro.

BUON FOLDING A TUTTI


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admin (March 2, 2011, 6:27 pm), civa72 (March 8, 2011, 8:54 pm), maxmurd (April 9, 2012, 12:49 am)

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Superati i 500.000 punti dal team RockFamily!

Punteggio RockFamily Italia Team

Dall'ultimo post ho installato nel pc due schede video (ho due monitor) della nVidia con il miglior rapporto consumo/prestazioni nei riguardi del folding@home.

Mi auguro che entrino altri nel team per incrementare la produzione, visto che sono l'unico...

"Quando le proteine ​​non si ripiegano nella maniera corretta, noto anche come misfolding, ci possono essere conseguenze gravi per la salute, tra cui malattie ben note, quali Alzheimer, mucca pazza (BSE), CJD, ALS, Huntington, morbo di Parkinson e molti tipi di cancro."

Edited by 104.5 : April 9, 2012, 10:10 am

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civa72 (October 15, 2012, 2:40 pm)

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E c'ero diversi anni fa a spiegare proteine...
Questo sì che è utile, mica come seti, maremma somara...

Dai Gio' mi ci risegno anche io!!


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dopo le 19 che la corrente costa meno... d'inverno é meglio sennó le schede video scaldano troppo... ma piano piano al primo milione ci siamo arrivati!

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civa72 (June 10, 2013, 8:27 pm)

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Quote From : 104.5 December 30, 2012, 10:29 pm
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